San Felipe, la capitale del <..."/> Soggiorno Capo Verde, Isola di Fogo in 3 giorni

Isola di Fogo in 3 giorni


Descrizione del soggiorno

Il breve volo da Praia a San Felipe, la capitale del Fogo, è già un incanto. Vi permetterà di scoprire in tutto il suo splendore questo magnifico vulcano, ancora in attività, che culmina a 2.829 metri. Non è una salita facile, per la natura del terreno, una montagna di cenere, molto giocosa in discesa ma molto dolorosa in salita, un passo avanti, due passi indietro. Ma è anche un paesaggio fantastico, un aspetto quasi lunare; un enorme cratere, Chã da Caldeiras, che circonda un cono perfettamente disegnato, il Pico do Fogo. Propongo un escursione di 2, 3 o 4 giorni, con la salita del vulcano, la discesa a Mosteiros, poi il ritorno in "alluguer" ma diviso, fermandosi spesso, a Sao Felipe.


4 giorni

Da : € 340*

Giorno 1: Arrivo alla posada di São Felipe

Giorno 2: Salita al Pico Fogo

Giorno 3: La discesa a Mosteiros

Giorno 4: Sulle orme del Conte di Montrond..

Giorno 1 : Arrivo alla posada di São Felipe



Vi consiglio, appena arrivati all aeroporto, di trovare una piccola "posada" a São Felipe; ce ne sono alcune affascinanti descritte in questa guida; lasciate lì la maggior parte dei vostri bagagli, per poter camminare più leggeri. Poi, come ogni volta a Capo Verde, dovrete trovare un "aluguer" che vi porterà a Chã das Caldeiras (che potrebbe essere facilmente tradotto come caldaia o calderone, in quanto ha una forma simile). L ingresso di questo enorme cratere, dominato dalla cima centrale, è semplicemente impressionante: tutto è nero, le pareti del cratere, il terreno rivestito di cenere vulcanica. Troverete lì alcune posadas, vi consiglio quella di Marisa e Mustafa, potete sempre consigliarvi dalla vostra guida Le Petit Futé o da me. Se non arrivate troppo tardi in giornata, potrete salire sul Pico Pequeño (1.920 m); per farlo dal paese tornate un po indietro sulla strada, è facilmente individuabile alla vostra sinistra.




Giorno 2 : Salita al Pico Fogo

©Charline REDIN


Partire molto presto la mattina, per godersi la meravigliosa alba, riflettendo l ombra gigantesca del vulcano sulle pareti del cratere delle Caldeiras. Da parte mia, io partirei non più tardi delle 6 del mattino, per raggiungere la vetta prima delle 10. La partenza è subito dopo la chiesa avventista, su un sentiero sulla destra (quota 1.695 m). Su ogni lato della pista, vedrete incredibili piccoli crateri individuali contenenti un ceppo di vite. Questo tipo di coltivazione della vite si trova in molte isole vulcaniche, come ad esempio le Canarie.

Dopo circa quindici minuti, a 1.740 metri di altitudine, si vedranno i coccoloni su un ghiaione sulla destra; molto rapidamente si entra in un canto lavico, si segue verso sud, poi guardando la cima della vetta, nel centro-est si vedono affioramenti rocciosi abbastanza ben definiti; si procede su questi fino a 2.200 metri, per raggiungere il ghiaione sommitale. Infatti "il Pico" è un cono con un cratere molto grande. All inizio si raggiunge il bordo del cratere, con un forte odore di zolfo; si può naturalmente, con molta cura, scendere fino al fondo del cratere, ma io preferisco continuare a salire. Salendo sul lato sud-ovest, o dal bordo del cratere, leggermente più in basso alla vostra sinistra, vedrete una ciminiera di grandi blocchi evidenti che vi condurrà al ghiaione finale. La vista dall alto è mozzafiato. La discesa è abbastanza semplice; come vi ho detto, può essere abbastanza giocosa, ma anche impegnativa, visto che si scagliano su questi pendii composti quasi esclusivamente di cenere, si può sprofondare fino a metà polpaccio. Attenzione alle cadute e alle scivolate, raspa! Se non l avete fatto il giorno prima, potete, se non l avete fatto il giorno prima, andare verso ovest per raggiungere Pico Pequeño, e poi tornare al vostro campo base. Chã das Caldeiras è un cratere incredibile, l ultima eruzione risale al 1995, e l uomo è venuto ogni volta a riconquistare questo spazio; troviamo, come vi ho detto prima, viti, ma anche fichi, meli, sempre con lo stesso metodo di coltivazione, un cratere individuale scavato nella cenere. Se si ha la fortuna di cadere in una notte di luna piena, lo spettacolo è ancora più impressionante.




Giorno 3 : La discesa a Mosteiros



Lo dedicherete a scendere a Mosteiros, attraverso il parco del Monte Velha. Durante la mia prima visita, ho seguito la salita del Pico con questa lunghissima discesa a Mosteiros (conta 4-5 ore), sono arrivato a livello del mare intorno alle 19, dopo una dozzina di ore di cammino, e 1.300 metri di dislivello positivo e quasi 3.000 metri di dislivello negativo, quindi ho dovuto finire al fronte, esausto. Alla partenza si deve uscire da Chã das Caldeiras, l opposto di dove si è arrivati il giorno prima in auto. All uscita del cratere si incontrano una recinzione e una casetta nel bosco; questo è l ingresso al Parco del Monte Velha (1.700 m); dovrete sicuramente pagare un biglietto d ingresso al ranger.

Appena prima della casa nel bosco, imboccate un sentiero evidente sulla vostra destra (riferimento 3 sulla vostra mappa). Prima si attraversa una foresta di eucalipti, acacie e sisali; più si scende, più velocemente si trovano piccole fattorie, alberi di caffè, piantagioni di banane, di patate dolci e di manioca... Se siete partiti presto, potete continuare il vostro viaggio prendendo uno degli "aluguers" che vi riporterà a São Felipe, oppure rimanere il pomeriggio e la sera in riva al mare; anche lì ci sono sempre alcune pensioni.




Giorno 4 : Sulle orme del Conte di Montrond..

©François JANNE DOTHEE


Lì si privilegia come mezzo di trasporto l "alluguer", a piedi, naturalmente, ma anche in autostop. Per questo tranquillo ritorno, avevo scelto un tema, quello di seguire le orme del conte di Montrond, un nobile francese del XIX secolo che, dopo un duello, si rifugiò a Fogo. Vi introdusse la vite, ma non solo, perché molti piccoli meticci, biondi con gli occhi verdi, si dice che siano suoi discendenti. Sulla strada, lasciate Campanas da Baixo e scendete al mare fino a Ponta Salinas, un sito sorprendente, dalla fine del mondo, un luogo meraviglioso, seppur isolato, per una base per le immersioni subacquee. Dopo queste superbe giornate, vi consiglio di passare almeno una serata a São Felipe; questa città ha molto fascino, e rimane abbastanza vivace la sera.

Brava

L ultimo dei nostri suggerimenti per l escursione, ma non il meno interessante, è Brava. È la più piccola isola abitata dell arcipelago, è anche soprannominata "l isola dei fiori".

Lunga appena 9 chilometri, 65 chilometri quadrati. Anche se non è uniforme, non vi consiglierei troppo di scoprirlo da soli secondo la vostra forma e i vostri desideri. Nova Cintra, la città principale, Nossa Senhora do Monte, Fajã d Agua, il piccolo porto di Furma... Date le dimensioni dell isola, non vi perderete, questa è anche la magia del viaggio, scopritela da soli.

Per arrivarci, vedi alla fine della guida il capitolo su questa incantevole isoletta. Non è sempre facile arrivarci in traghetto da Fogo, ma forse un po più facile con Praia.




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