Pubblicato il 17 déc. 2024
Con i suoi paesaggi mozzafiato, il Salar d’Uyuni in Bolivia, il più grande deserto di sale al mondo, è una tappa imperdibile durante un viaggio in Sud America. Distese di sale a perdita d’occhio, circondate da vulcani e bagnate da laghi salati il cui colore arancione ricorda un tramonto, e notti stellate ben lontane dalle luci della nostra civiltà… Prima di partire per la Bolivia, alla scoperta del Salar d’Uyuni, scoprite 10 cose imprescindibili da sapere su questo luogo mitico.
Il Salar d’Uyuni, la più grande distesa di sale al mondo, si trova nel sud-ovest della Bolivia, a uguale distanza tra i confini cileno e argentino, nel cuore della cordigliera delle Ande. Situato a 3650 metri di altitudine, si estende su circa 10500 km² e misura più precisamente 150 km per 100. Vero e proprio deserto salato, il sito alterna strati di sale e argilla su uno spessore di circa 40 cm. La sua origine risale alla preistoria, circa 14000 anni fa, quando in questo luogo si trovava il lago Tauca che, evaporando col tempo, ha dato origine ai salares di Uyuni e Copaisa così come ai due laghi Poopo e Uru Uru.

Il Salar d’Uyuni, grazie alle sue dimensioni, dispone della più grande riserva di litio al mondo. Il litio è utilizzato come componente principale per pile e batterie elettriche, il che lo rende una risorsa molto sfruttabile per il paese. Il governo boliviano è infatti consapevole delle sue ricchezze, che non lasciano indifferenti alcune multinazionali…
Per la sua posizione nel cuore della cordigliera delle Ande e la sua altitudine di 3650 m, il Salar d’Uyuni è un sito piuttosto ventoso, abbastanza soleggiato, ma la visita del sito varia totalmente a seconda delle stagioni. Durante la stagione delle piogge, da dicembre a marzo, il suolo completamente piatto può essere rapidamente ricoperto da una ventina di centimetri d’acqua, rendendo inaccessibili alcune isolette ma offrendo una visione totalmente irreale del luogo, il riflesso dell’acqua sul Salar fa scomparire la linea dell’orizzonte. Durante la stagione secca, da aprile a dicembre, le giornate sono soleggiate e le notti limpide, ideali per osservare uno splendido cielo stellato.

Attraversando il Sud Lipez, si entra nella Riserva nazionale della fauna andina Eduardo Avaroa dove si avrà la fortuna di osservare non meno di 3 specie di fenicotteri rosa (tra cui i fenicotteri rosa di James, con becco giallo), volpi, viscachas (piccoli roditori simili a conigli) e soprattutto lama, così caratteristici del Sud America. In termini di vegetazione, le isolette sono ricoperte da cactus talvolta millenari che possono raggiungere una decina di metri di altezza.

(c) Elizabeth Gottwald – Unsplash
Appena arrivati sul sito, sarà necessario scegliere un’agenzia locale per fare il tour del salar, che può durare da 1 a 4 giorni a seconda delle vostre preferenze. Partirete quindi in 4x4 dalle città di Uyuni o Tupiza, più a sud, per attraversare la provincia del sud Lipez e scoprire il Salar.

Una delle tappe imperdibili del sito, senza esitazione, resta la Laguna Colorada (4278 m di altitudine), nel sud della Bolivia. La vista è semplicemente mozzafiato. Questo lago salato di colore rosso, dovuto ai pigmenti di alcune alghe, assume colori incredibili! È da togliere il fiato, tanto più che è il terreno preferito dei fenicotteri rosa, a centinaia… Laguna Blanca e Laguna Verde, ai piedi dei vulcani Juriques e Licancabur al confine con il Cile. Percorrerete anche la “strada dei gioielli” che costeggia le lagune Honda, laguna Honda e anche la Laguna Hedionda, tutte più belle l’una dell’altra. Un’altra curiosità della natura: i geyser del sud Lipez, che vi permetteranno di godere di un bagno nelle sorgenti di acqua calda nelle vicinanze. Cambiamento di scenario e convivialità garantiti!

Anche se il minuscolo villaggio non presenta molto interesse, la popolazione locale non può che ispirare rispetto. Sembra perso in questa zona desertica, molto poco popolata, gli abitanti vivono dell’estrazione del sale in condizioni difficili e con un salario esiguo. Gli hotel di sale in cui probabilmente farete tappa sono costruiti con mattoni prodotti nel villaggio: dal pavimento al soffitto, tutto è fatto di sale, mobili compresi!
Il tempo sembra essersi fermato nel cimitero dei treni di Uyuni. Carcasse di locomotive si accumulano in questo luogo così sorprendente… Risalenti all’inizio del XX secolo, questi treni sono stati abbandonati dopo il fallimento di un vasto progetto di trasporto ferroviario con i paesi confinanti. I venti frequenti e soprattutto salati hanno rapidamente avuto la meglio sui veicoli, che ora sembrano solo carcasse preda della corrosione. Da vedere!

L’origine del Salar deriva dall’essiccazione del lago Tauca, risalente alla preistoria, che avrebbe formato questo vasto deserto di sale. Questa tesi forse troppo razionale, i locali a volte condividono la loro teoria, molto più poetica. Infatti, la leggenda racconta che il deserto, circondato da numerosi vulcani, conta tra questi il Tunupa, considerato l’unico vulcano… femminile! Alla nascita del suo piccolo vulcano, tutti quelli dei dintorni insistettero e protestarono per rivendicare la paternità. Gli Dei, offesi da questa rivalità, decisero di immobilizzare tutti questi vulcani. Il dolore di Tunupa fu allora così grande che il sale delle sue lacrime inondò i dintorni e formò l’attuale deserto di sale. Una bella storia!

Prevedete una buona attrezzatura prima di avventurarvi nel Salar.
Infine, non esitate a chiedere a un’agenzia locale in Bolivia di organizzarvi un viaggio di qualche giorno durante il vostro prossimo viaggio in Bolivia. Perché questo luogo è davvero magico e insolito, vero patrimonio del nostro pianeta. E soprattutto, non dimenticate di rispettare i luoghi, e come direbbero i boliviani, la Pachamama, la nostra Madre Terra!
(c) streetflash – shutterstock.com
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